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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

IL LAVORO: Atipicità del mercato del lavoro

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  ATIPICITA DEL MERCATO DEL LAVORO Per svariati motivi, quello del lavoro si presenta come un mercato sui generis, alcune semplici riflessioni mostrano perché. Potremmo innanzitutto osservare che, da un certo punto di vista è importante parlare di vendita e di acquisto della forza lavoro. Un individuo che cede ad ante la propria forza lavoro non si vende totalmente : egli si limita a sottoscrivere un impegno, che successivamente dovrà onorare. Anche considerando la forza lavoro come una merce alienabile al pari delle altre, la sua compravendita resta tipica. Innanzitutto la legge di Say prevede che, per raggiungere l’assestamento tra l’offerta e la domanda di una determinata merce il sorpasso di vendita oscilli, senza limiti di tempo né d'importo, al di sopra al di sotto del suo costo di produzione. Nel caso del lavoro l’oscillazione del prezzo incontra limiti ben precisi dei punti per quanto costretto a vendere la propria attività lavorativa un essere umano non può accenderla i

IL LAVORO: Il mercato del lavoro: domanda e offerta

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 IL MERCATO DEL LAVORO Con il termine mercato del lavoro si fa riferimento all’insieme delle contrattazioni che hanno per oggetto la domanda e l’offerta del lavoro , in qualunque settore economico. Alla base di questo concetto sta un’altra importante acquisizione della modernità, ovvero la nozione di lavoro salariato. Il lavoro salariato è il rapporto tra un lavoratore e il suo datore di lavoro caratterizza allora il fatto che il primo vende al secondo la propria forza lavoro in cambio di un compenso in denaro, chiamato salario. DOMANDA E OFFERTA Secondo l’economista Say la legge della domanda e dell’offerta governa ogni tipo di mercato e prevede il variare del prezzo della merce al variare della domanda . Tuttavia questa legge non è applicabile al mercato del lavoro perché a differenza delle merci, il prezzo del lavoro incontra dei limiti precisi. Per esempio, un individuo può accettare un’offerta di lavoro nel momento in cui la retribuzione che riceve da esso gli permetta di s

IL LAVORO: La disoccupazione

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LA DISOCCUPAZIONE    Per disoccupazione si intende la condizione degli individui che, pur essendo idonei a svolgere attività lavorativa e desiderosi di lavorare virgola non trovano un’occupazione . La parola disoccupazione, originariamente disegnava semplicemente colui che non lavorava, indipendentemente al fatto che cercasse o meno un’occupazione. Le oscillazioni di significato sono dovute principalmente a due fattori: il primo, e che la disoccupazione come problema sociale è un fenomeno moderno , sconosciuto nelle società preindustriali; Il secondo è che il fenomeno ha subito diverse interpretazioni differenti tra loro. Gli economisti distingue inoltre diversi tipi di disoccupazione: Disoccupazione frizionale : scarto mai totalmente eliminabile tra numero degli occupati e i popolazione attiva dovuto al fatto che anche in fase di crescita economica, c’è sempre qualcuno che è la ricerca di un lavoro Disoccupazione strutturale : mancanza di occupazione e conseguente allo sq

IL LAVORO: Il dibattito sollevato dalla flessibilizzazione del lavoro

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LA FLESSIBILIZZAZIONE DEL LAVORO Buona parte dell’opinione pubblica e convinta che la parola flessibile rappresenti non solo un rischio, ma anche un’opportunità ,  in grado di stimolare i lavoratori a cogliere le occasioni più lucrose offerte dal mercato. A conforto di questa valutazione sembrano parlare anche i numeri: le statistiche diffuse dall’Istat relative agli anni successivi alle nuove disposizioni legislative, attestano una diminuzione del tasso di disoccupazione più o meno su tutto il territorio nazionale. L’ottimismo trova un alleato in molti commentatori e operatori economici, che i valutano positivamente il processo di flessibilizzazione del mercato e ne sollecitano addirittura il potenziamento . Tuttavia vi sono anche voci di dissenso che contestano in primo luogo la possibilità di una lettura ottimistica del rapporto tra nuovi contratti di lavoro e crescita dell’occupazione. Se anziché assumere un lavoratore a tempo indeterminato, un’azienda assume due riprendente per s

IL LAVORO: Il "libro bianco" di Biagi e la legge 30/2003

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  IL LIBRO BIANCO DI BIAGI Con la pubblicazione del libro bianco sul mercato del lavoro in Italia, che esponeva i risultati della ricerca commissionata dall’allora ministro del lavoro e delle politiche sociali, Roberto Maroni, a un gruppo di esperti diretto da un noto studioso del diritto del lavoro, il professor Marco Biagi, si è acceso il dibattito sulla flessibilità in Italia. All’inizio del nuovo millennio il tasso di occupazione italiano risultava il più basso tra quello dei paesi aderenti all’unione europea, inferiore di 10 punti rispetto alla media europea e ben lontano dall’obiettivo del 70% gli occupati entro il 2010 fissato dall’Unione. La situazione non era quindi per niente confortante. Il tasso confermava inoltre il carattere persistente di ben noti squilibri economici tra nord e sud che affliggono la nostra nazione: la sua distanza rispetto al tasso di occupazione europeo infatti virgola e da imputare in massima parte alle regioni del Sud, che sono inferiori alla

IL LAVORO: Il lavoro flessibile

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IL LAVORO FLESSIBILE Nel corso degli anni 80 del secolo scorso, la soluzione proposta da Keynes sulla disoccupazione viene messa in discussione virgola e nell’ambito della riflessione sul lavoro e sull’occupazione è emerso un nuovo concetto: quello di flessibilità . UNA NOZIONE CONTROVERSA Il termine flessibilità in generale, indica la capacità di qualcuno o di qualcosa di adattarsi facilmente a contesti e situazioni differenti. In riferimento al lavoro la flessibilità indica una situazione in cui le varie caratteristiche dell’attività lavorativa non sono stabili ma sono soggette a cambiamenti e fluttuazioni. Alcuni studiosi distinguono tra: -           Flessibilità del lavoro : intesa semplicemente come possibilità di modificare l’attività del lavoratore per adattarla alle congiunture della produzione -           Flessibilità dell’occupazione : consiste nella messa in discussione dei tradizionali aspetti giuridici e statuari del rapporto di lavoro, che privano il lavoratore di gar